Le origini del castello Caetani, situato nel borgo medievale di Sermoneta, risalgono al XIII quando ne erano proprietari i baroni Annibaldi. La rocca già allora era caratterizzata dal Maschio, una torre alta 42 metri, e da una contro torre, detta Maschietto.
Nel 1297 Pietro Caetani, Conte di Caserta, ottenne dagli Annibaldi, per intercessione dello zio Papa Bonifacio VIII, Sermoneta, Bassiano e San Donato per la somma di 140 mila fiorini d’oro e Ninfa per 200 mila.
I Caetani nel XV secolo avviarono grandi opere di ampliamento del Castello, la collegiata di San Pietro, dove erano custodite le spoglie Caetani, venne inglobata in Piazza D’Armi e al 1470 risalgono le Camere Pinte, stanze affrescate con scene mitologiche e allegoriche.
Nel 1499 Alessandro VI Borgia con una bolla pontifica scomunicò i Caetani e si appropriò dei loro beni, privandoli di privilegi e diritti.
Il castello sotto i Borgia divenne una fortezza militare: fu rinforzata la cinta muraria, fu costruito il Rivellino, o Cittadella, e il muraglione del camminamento di ronda, fu distrutto l’ultimo piano del Maschio e raso al suolo la Chiesa di San Pietro in Corte, senza alcun rispetto per le spoglie dei Caetani ivi sepolte sin dal 1400.
Nel 1297 Pietro Caetani, Conte di Caserta, ottenne dagli Annibaldi, per intercessione dello zio Papa Bonifacio VIII, Sermoneta, Bassiano e San Donato per la somma di 140 mila fiorini d’oro e Ninfa per 200 mila.
I Caetani nel XV secolo avviarono grandi opere di ampliamento del Castello, la collegiata di San Pietro, dove erano custodite le spoglie Caetani, venne inglobata in Piazza D’Armi e al 1470 risalgono le Camere Pinte, stanze affrescate con scene mitologiche e allegoriche.
Nel 1499 Alessandro VI Borgia con una bolla pontifica scomunicò i Caetani e si appropriò dei loro beni, privandoli di privilegi e diritti.
Il castello sotto i Borgia divenne una fortezza militare: fu rinforzata la cinta muraria, fu costruito il Rivellino, o Cittadella, e il muraglione del camminamento di ronda, fu distrutto l’ultimo piano del Maschio e raso al suolo la Chiesa di San Pietro in Corte, senza alcun rispetto per le spoglie dei Caetani ivi sepolte sin dal 1400.