52° Festival Pontino di Musica
(Sermoneta, Priverno, Fondi, Valvisciolo, Pantanello, Cori)
8 – 31 luglio 2016
Dall’8 al 31 luglio la 52ª edizione del Festival Pontino di Musica.
Nei luoghi più suggestivi del territorio pontino, concerti con solisti ed ensemble di rilievo internazionale, dalla musica classica alla contemporanea fino al jazz e alla musica per film.
Fra le novità di questa edizione due progetti di teatro e musica: “Pensa alla Patria”, dedicato alla figura di Rossini, di e con Vittorio Emiliani e Lorenzo Lavia, e la pièce “Morte di Galeazzo Ciano” di Enzo Siciliano, con la partecipazione del figlio Francesco, la regia di Gianfranco Pannone, e le musiche di Goffredo Petrassi.
In programma anche la mostra d’arte “Simbolo, sogno, mistero” a cura di Carlo Fabrizio Carli e l’originale concerto “ornitologico” nel Parco di Pantanello:un curioso confronto fra il pianista Alfonso Alberti e l’ornitologo Ugo Faralli.
Come da tradizione, non mancherà la riflessione sulle tematiche relative alla musica contemporanea, quest’anno sul tema
“Contemporaneità e classicità: il quartetto d’archi oggi”, con una tavola rotonda e i due concerti del Quatuor Diotima, uno dei più importanti quartetti della scena musicale contemporanea.
Torna lo storico Festival Pontino di Musica in programma dall’8 al 31 luglio, con un ricco cartellone di concerti ospitati nella sede storica del Festival, il Castello Caetani di Sermoneta – in cui si svolgono anche i Corsi di perfezionamento e interpretazione musicale del Campus con giovani musicisti provenienti da tutto il mondo -, l’Abbazia di Fossanova a Priverno con la sua Infermeria, il Palazzo Baronale di Fondi, l’Oasi di Pantanello, attigua all’Oasi di Ninfa, il Chiostro di Sant’Oliva a Cori e l’Abbazia di Valvisciolo con il suo chiostro e il piazzale prospiciente.
«Con le sue 52 edizioni – ricorda Luigi Ferdinando Giannini, Presidente della Fondazione Campus Internazionale di Musica – il Pontino è oggi uno dei festival musicali più antichi della provincia di Latina. Nato negli anni Sessanta, esso può essere ascritto ai “lasciti” culturali di Lelia Caetani che lo avviò nel castello di Sermoneta, dedicandolo al padre Roffredo, con concerti di musica da camera tenuti da grandi musicisti e corsi destinati ai giovani. Non aver tradito quell’ispirazione iniziale ma l’essersi ugualmente trascurando le istanze della contemporaneità, costituisce forse una delle ragioni della longevità del Festival Pontino, che si presenta al pubblico con nuovi concerti, corsi strumentali e laboratori, prime esecuzioni, tavole rotonde, una mostra pittorica e due reading di teatro e musica, uno dei quali costituirà peraltro il momento conclusivo di un workshop cinematografico, dedicato al documentario musicale e teatrale, che si terrà per la prima volta nel castello di Sermoneta».
Dal jazz al grande repertorio classico, dunque, fino alla musica per film e alla musica d’oggi, il Festival si aprirà anche all’arte con la mostra Simbolo, sogno, mistero a cura di Carlo Fabrizio Carli e al teatro, con l’omaggio a Gioachino Rossini (31 luglio) affidato alle letture di Vittorio Emiliani e Lorenzo Lavia accompagnate dalla musica del pesarese, e la serata di teatro musicale con la pièce Morte di Galeazzo Ciano di Enzo Siciliano (30 luglio), a cura del regista Gianfranco Pannone che farà dialogare il testo (affidato all’attore Francesco Siciliano) con la musica di Petrassi.
Come sempre, ai grandi solisti – dai musicisti dell’Accademia di Santa Cecilia a quelli del Teatro San Carlo -, e a ensemble internazionali quali il francese Quatuor Diotima, si affiancheranno i giovani talenti provenienti da tutto il mondo che scelgono Sermoneta come luogo di elezione per perfezionarsi.
Inaugurazione venerdì 8 luglio alle ore 21 al Castello Caetani di Sermoneta. Nel quadro della proficua collaborazione che contraddistingue i rapporti tra il Campus e il Liceo Farnesina di Roma, quest’anno il Festival ospita i giovanissimi musicisti dell’Orchestra Sinfonica Farnesina, espressione dell’omonimo istituto romano, uno dei primi ad avviare l’indirizzo musicale, un complesso artistico che sta raccogliendo tanti riconoscimenti e premi. Sarà diretto da Matteo Bettinelli, mentre Paolo Pollastri e Flavio Troiani saranno i due oboi solisti. Un programma popolare e composito, di brani famosi, da Vivaldi a Elgar.
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