COMPLESSO MONUMENTALE

Tor Tre Ponti

Archivio e Biblioteca della Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta Onlus.

Nel complesso monumentale Tor Tre Ponti 
sono custoditi l'Archivio e la Biblioteca
della Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus.

Il complesso è anche la sede degli uffici amministrativi della Fondazione.

Nel complesso monumentale 
Tor Tre Ponti sono custoditi l'Archivio e la Biblioteca della Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus.

Il complesso è anche la sede degli uffici amministrativi della Fondazione.

storia del complesso monumentale di tor tre ponti
  • storia
  • restauro
  • Istituto culturale REGIONE LAZIO
Il toponimo di origine antica Tre Ponti/Tripontium conserva la memoria della stazione di posta (la settima da Roma) per il servizio postale pubblico (cursus publicus) di Tripontium, così denominata per la presenza nel sito di un ponte a tre luci, ricostruito nell’ambito dei lavori avviati, in questo tratto della Via Appia antica, dall’imperatore Nerva e conclusi da Traiano (così come riportato dal cippo miliario visibile davanti all’attuale chiesa di S. Paolo nel Borgo di Tor Tre Ponti). Il toponimo di origine medievale Torre Tre Ponti/Tor Tre Ponti, riportato sia nella documentazione d’archivio di età medievale sia nella cartografia storica relativa agli interventi di bonifica delle paludi pontine a partire dalla prima età moderna, ricorda la torre costruita dalla comunità di Ninfa a ridosso dell’antico ponte a tre luci dell’Appia antica.

La struttura fortificata venne realizzata al fine di controllare e difendere non soltanto il passaggio sulla Via Appia, ma anche il mulino di proprietà comunale, le terre e la peschiera del monastero di S. Maria Tre Ponti. Assai interessante è la strada, segnata nella carta di Giacomo Filippo Ameti (1693), che collegava la Torre di 3 ponte e il contiguo Borgo Longo con la Strada Romana per Napoli (la moderna Via Consolare). Tale strada, peraltro, nel suo prolungamento sia verso nord sia nel versante a sud della Via Appia, collegava Sermoneta con il Casal di Piscinara, le Macchie di Fogliano, il Lago di Fogliano e la Foce di Fogliano sul Mar Tirreno. 
Con motu proprio del 1777, Papa Pio VI Braschi (1775-1799) dette avvio alle opere per la bonificazione delle paludi pontine. Sin da quella data il sito e l’area di Tor Tre Ponti vennero inclusi nel Circondario pontino, assoggettato alla giurisdizione della Revenda Camera Apostolica. Le strutture relative al servizio postale ed al ristoro, attive sin dal 1784, furono completate dopo il 1790. Esse comprendevano anche l’abitazione degli ingegneri della bonificazione pontina, il Quartiere dei Cavalleggeri, i locali per il picchetto dei fucilieri, una scuderia e una cappellina. La Chiesa di S. Paolo ed il convento furono realizzati tra il 1790 e il 1796 (nell’incisione di Carlo Antonini, del 1785, il complesso è rappresentato completo di Chiesa e convento). Il progetto della Chiesa fu elaborato dal tecnico pontificio Francesco Navone; quello del convento dall’ingegnere Gaetano Rappini, insieme al completamento dell’osteria e della posta. Una iscrizione conservata nel portico della Chiesa ricorda che l’intero complesso fu voluto da Papa Pio VI a memoria del passaggio dell’Apostolo Paolo. A partire dalla fine del ‘700 vi fu una rapida decadenza causata dalle vicissitudini napoleoniche in Italia: l’esercito francese usò la Chiesa, il convento e la posta come distretto di guarnigione. Nel 1831 Papa Gregorio XVI restaurò la Chiesa. E’ del 1934 un successivo restauro, in occasione del quale Gelasio Caetani donò un altare del 1572, fino ad allora ubicato presso la Chiesa di Sant’Antonio in Cisterna di Latina.
I LAVORI DI RECUPERO
I lavori di recupero sono iniziati nel 2011 con risorse delle Fondazioni proprietarie alle quali si è aggiunto un contributo della Regione Lazio. Con le autorizzazioni di legge, in particolare della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, sono state abbattute le superfetazioni, ripristinati gli antichi ambienti (in particolare, la grande sala, destinata a incontri e conferenze), riaperti i vasti corridoi; sono stati sgombrati gli elementi meccanici non più utilizzabili, restaurato il tetto, ripulita la facciata e ripristinata agli originari valori architettonici. La parte recuperata del complesso monumentale costituisce un primo elemento del polo culturale che la Fondazione Roffredo Caetani, in accordo con i soggetti istituzionali territoriali e con altre organizzazioni culturali, vuole
mettere a servizio dei cittadini, in particolare di Latina (non è un caso che ciò sia avvenuto nell’ambito degli 80 anni dalla inaugurazione di Littoria) e del territorio pontino e lepino: Tor Tre Ponti è situato in una posizione di raccordo e snodo nell’ambito degli antichi flussi culturali e di scambio tra pianura e collina.

Sono esposti in modo permanente alcuni dipinti di Lelia Caetani, che istituì la Fondazione intitolata al padre Roffredo, che illustrano Ninfa, la pianura pontina e i paesi dei monti lepini.

Il complesso monumentale Tor Tre Ponti è un patrimonio a disposizione dei cittadini che vogliano crescere culturalmente, anche seguendo le iniziative della Fondazione.
Nel Lazio operano decine di Istituti e Fondazioni culturali , molti dei quali con patrimoni culturali storici di rilevanza nazionale e internazionale, altri con patrimoni “minori” ma, non per questo, meno significativi. Si trovano spesso in sedi storiche prestigiose nel centro di Roma o nel territorio regionale, in contesti naturalistici o artistici di grande valore e conservano beni storici, scientifici, artistici, librari, archivistici, audiovisivi, archeologici e monumentali. Aperti al pubblico, rappresentano punti di eccellenza per il panorama culturale regionale. La Regione, con la legge regionale n. 24 del 2019 interviene per salvaguardare, incrementare e diffondere il patrimonio degli Istituti Culturali di rilevanza regionale o nazionale operanti nel Lazio. Gli istituti, per usufruire dei contributi previsti dalla legge regionale, devono essere iscritti all’Albo che ha cadenza annuale. La Fondazione Roffredo Caetani, grazie al lavoro nel Complesso Monumentale di Tor Tre Ponti fa parte di questo Albo: è un Istituto Culturale della Regione Lazio e il suo prezioso archivio e la biblioteca sono a disposizione per attività di studio e ricerca. Il complesso custodisce documenti risalenti ai primi anni del Novecento appartenuti alla Famiglia Caetani e altra documentazione amministrativa generale. E’ sede di convegni, mostre ed eventi culturali organizzati in collaborazione con la Regione Lazio.

Informazioni: info@frcaetani.it.
  • storia
  • restauro
  • Istituto culturale REGIONE LAZIO
Il toponimo di origine antica Tre Ponti/Tripontium conserva la memoria della stazione di posta (la settima da Roma) per il servizio postale pubblico (cursus publicus) di Tripontium, così denominata per la presenza nel sito di un ponte a tre luci, ricostruito nell’ambito dei lavori avviati, in questo tratto della Via Appia antica, dall’imperatore Nerva e conclusi da Traiano (così come riportato dal cippo miliario visibile davanti all’attuale chiesa di S. Paolo nel Borgo di Tor Tre Ponti). Il toponimo di origine medievale Torre Tre Ponti/Tor Tre Ponti, riportato sia nella documentazione d’archivio di età medievale sia nella cartografia storica relativa agli interventi di bonifica delle paludi pontine a partire dalla prima età moderna, ricorda la torre costruita dalla comunità di Ninfa a ridosso dell’antico ponte a tre luci dell’Appia antica.

La struttura fortificata venne realizzata al fine di controllare e difendere non soltanto il passaggio sulla Via Appia, ma anche il mulino di proprietà comunale, le terre e la peschiera del monastero di S. Maria Tre Ponti. Assai interessante è la strada, segnata nella carta di Giacomo Filippo Ameti (1693), che collegava la Torre di 3 ponte e il contiguo Borgo Longo con la Strada Romana per Napoli (la moderna Via Consolare). Tale strada, peraltro, nel suo prolungamento sia verso nord sia nel versante a sud della Via Appia, collegava Sermoneta con il Casal di Piscinara, le Macchie di Fogliano, il Lago di Fogliano e la Foce di Fogliano sul Mar Tirreno. 
Con motu proprio del 1777, Papa Pio VI Braschi (1775-1799) dette avvio alle opere per la bonificazione delle paludi pontine. Sin da quella data il sito e l’area di Tor Tre Ponti vennero inclusi nel Circondario pontino, assoggettato alla giurisdizione della Revenda Camera Apostolica. Le strutture relative al servizio postale ed al ristoro, attive sin dal 1784, furono completate dopo il 1790. Esse comprendevano anche l’abitazione degli ingegneri della bonificazione pontina, il Quartiere dei Cavalleggeri, i locali per il picchetto dei fucilieri, una scuderia e una cappellina. La Chiesa di S. Paolo ed il convento furono realizzati tra il 1790 e il 1796 (nell’incisione di Carlo Antonini, del 1785, il complesso è rappresentato completo di Chiesa e convento). Il progetto della Chiesa fu elaborato dal tecnico pontificio Francesco Navone; quello del convento dall’ingegnere Gaetano Rappini, insieme al completamento dell’osteria e della posta. Una iscrizione conservata nel portico della Chiesa ricorda che l’intero complesso fu voluto da Papa Pio VI a memoria del passaggio dell’Apostolo Paolo. A partire dalla fine del ‘700 vi fu una rapida decadenza causata dalle vicissitudini napoleoniche in Italia: l’esercito francese usò la Chiesa, il convento e la posta come distretto di guarnigione. Nel 1831 Papa Gregorio XVI restaurò la Chiesa. E’ del 1934 un successivo restauro, in occasione del quale Gelasio Caetani donò un altare del 1572, fino ad allora ubicato presso la Chiesa di Sant’Antonio in Cisterna di Latina.
I LAVORI DI RECUPERO
I lavori di recupero sono iniziati nel 2011 con risorse delle Fondazioni proprietarie alle quali si è aggiunto un contributo della Regione Lazio. Con le autorizzazioni di legge, in particolare della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, sono state abbattute le superfetazioni, ripristinati gli antichi ambienti (in particolare, la grande sala, destinata a incontri e conferenze), riaperti i vasti corridoi; sono stati sgombrati gli elementi meccanici non più utilizzabili, restaurato il tetto, ripulita la facciata e ripristinata agli originari valori architettonici. La parte recuperata del complesso monumentale costituisce un primo elemento del polo culturale che la Fondazione Roffredo Caetani, in accordo con i soggetti istituzionali territoriali e con altre organizzazioni culturali, vuole  mettere a servizio dei cittadini, in particolare di Latina (non è un caso che ciò sia avvenuto nell’ambito degli 80 anni dalla inaugurazione di Littoria) e del territorio pontino e lepino: Tor Tre Ponti è situato in una posizione di raccordo e snodo nell’ambito degli antichi flussi culturali e di scambio tra pianura e collina. Sono esposti in modo permanente alcuni dipinti di Lelia Caetani, che istituì la Fondazione intitolata al padre Roffredo, che illustrano Ninfa, la pianura pontina e i paesi dei monti lepini. Il complesso monumentale Tor Tre Ponti è un patrimonio a disposizione dei cittadini che vogliano crescere culturalmente, anche seguendo le iniziative della Fondazione.
OGGI
Il 23 novembre 2012, a conclusione dei lavori di restauro, il recuperato complesso settecentesco di Tor Tre Ponti, appartenente alla stessa Fondazione, e alla Fondazione Camillo Caetani di Roma, è stato presentato alle Autorità comunali, provinciali e regionali
Nel Lazio operano decine di  Istituti e Fondazioni culturali , molti dei quali con patrimoni culturali storici di rilevanza nazionale e internazionale, altri con patrimoni “minori” ma, non per questo, meno significativi. Si trovano spesso in sedi storiche prestigiose nel centro di Roma o nel territorio regionale, in contesti naturalistici o artistici di grande valore e conservano beni storici, scientifici, artistici, librari, archivistici, audiovisivi, archeologici e monumentali. Aperti al pubblico, rappresentano punti di eccellenza per il panorama culturale regionale. La Regione, con la legge regionale n. 24 del 2019 interviene per salvaguardare, incrementare e diffondere il patrimonio degli Istituti Culturali di rilevanza regionale o nazionale operanti nel Lazio. Gli istituti, per usufruire dei contributi previsti dalla legge regionale, devono essere iscritti all’Albo che ha cadenza annuale. La Fondazione Roffredo Caetani, grazie al lavoro nel Complesso Monumentale di Tor Tre Ponti fa parte di questo Albo: è un Istituto Culturale della Regione Lazio e il suo prezioso archivio e la biblioteca sono a disposizione per attività di studio e ricerca. Il complesso custodisce documenti risalenti ai primi anni del Novecento appartenuti alla Famiglia Caetani e altra documentazione amministrativa generale. E’ sede di convegni, mostre ed eventi culturali organizzati in collaborazione con la Regione Lazio.

Informazioni: info@frcaetani.it.
IL Complesso oggi
Il Complesso monumentale Tor Tre Ponti è oggi sede degli uffici amministrazione della Fondazione Roffredo Caetani, dell'archivio e sede di convegni o mostre.
IL Complesso oggi
Il Complesso monumentale Tor Tre Ponti è oggi sede degli uffici amministrazione della Fondazione Roffredo Caetani, dell'archivio e sede di convegni o mostre.
COMPLESSO MONUMENTALE tor tre ponti 
  • Consultazione Archivio e Biblioteca
COMUNICAZIONE
L’Istituto Culturale Fondazione Roffredo Caetani, con sede nel complesso monumentale Tor Tre Ponti, Via Appia km 66,400, Latina, è aperto al pubblico su prenotazione.

Il complesso custodisce l’archivio e la biblioteca della Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus con documenti risalenti a partire dai primi anni del Novecento, appartenuti alla Famiglia Caetani, e altra documentazione amministrativa generale.
ORARI E APERTURA AL PUBBLICO

Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00
Martedì dalle ore 14,00 alle ore 18,00
Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 16,00
Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 16,00


Per informazioni:
Tel: +39 0773 63 22 31
Email: info@frcaetani.it

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TOR TRE PONTI
Fondazione Roffredo Caetani
di Sermoneta Onlus

Via Appia km 66,400
Località Tor Tre Ponti
04100 Latina (LT)
ITALIA

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