VITA ALDO PIO MANUZIO 1759-2015

Vita di Aldo Pio Manuzio nel 500° anniversario della morte (1515-2015)
manifestazione organizzata dalla Fondazione Roffredo Caetani d’intesa con il Comune di Bassiano
Venerdì 11 dicembre 2015 ore 10,30
Complesso monumentale Tor Tre Ponti, Via Appia km 66,400, Latina

Gli uomini si logorano in violenze e guerre senza fine, perché sono nell’ignoranza.
Se conoscessero i modelli della sapienza greca e latina, potrebbero imitarli lavorando per un mondo di pace!

Aldo Manuzio Romano Bassianese

La Fondazione Roffredo Caetani d’intesa con il Comune di Bassiano presenteranno al pubblico la ristampa anastatica del volume Vita di Aldo Pio Manuzio di Domenico M. Manni èdito a Venezia nel 1759, all’interno delle celebrazioni che Bassiano e Venezia hanno dedicato in onore di Aldo Manuzio il Vecchio nel 500° anniversario della morte (1515-2015).

Aldo Manuzio nacque a Bassiano (LT) intorno alla metà del 1400 (la data di nascita non è certa) per morire a Venezia nel 1515. Celebre umanista, studioso di lettere antiche, è ricordato per aver introdotto un’assoluta novità nel campo dell’editoria: il libro moderno in ottavo, un volume dal formato più piccolo, circa 28 x 20 cm, portatile e maneggevole, pertanto più fruibile, e per i caratteri aldini, caratteri del tutto nuovi che riproducevano il carattere amanuense, oggi conosciuti come italici o corsivi. Il primo utilizzo dei caratteri aldini da parte di Manuzio fu la stampa de la Commedia di Dante nel 1502.

L’invenzione del libro che si tiene in mano. Il libro da portare con se ovunque, per dare alla cultura agilità e movimento. Il colpo a sorpresa? Gli scritti del poeta latino Virgilio! Formato in ottavo con il grande foglio piegato tre volte, in modo da avere otto pagine per faccia: carta sottile, inchiostro di qualità; lettere chiare, strette e inclinate verso destra, caratteri inediti e mirabili per l’arte della stampa, inventati con l’incisore Francesco Griffo da Bologna e ispirati alla grafia dei cancellieri di corte italiana. Nasceva il volumetto moderno, era la rivoluzione del libro che si tiene in mano.
(Cfr. Aldo o il sogno di un piccolo libro, Mattia Pacilli, Tipografia Marra, Latina, 2009)

È grazie ad Aldo Manuzio che si vide il recupero di autori greci come Aristotele, Aristofane, Archimede per citarne alcuni e latini come Virgilio, grazie alle sue attente traduzioni e ad i rapporti che egli intessé con i dotti dell’epoca in una vivace e stimolante Venezia a cavallo fra XV e XVI secolo.
Segno distintivo delle sue opere la marca tipografica che raffigurava un’ancora (la forza, la fermezza) attorno alla quale si avvolgeva un delfino (l’eleganza, la rapidità, l’intelligenza) con il motto: festina lente, affrettati con calma.
Ultimo ma non meno importante aspetto della produzione manuziana fu la ferma volontà di diffondere la lettura degli autori classici con il fine di emarginare la bestialità, la violenza e la barbarie dell’uomo date dall’ignoranza. Tema che torna oggi quanto mai attuale in un mondo sovraccarico di informazioni ma troppo veloci e di scarsa qualità, nel quale diventa difficile trovare spunti di riflessioni che portino ad approfondimenti ed interiorizzazioni, senza dimenticare la temibile abolizione dello studio delle lettere classiche di cui si parla nella scena pubblica.

Alla giornata di presentazione del volume, oltre a gli interventi del Presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Pier Giacomo Sottoriva e al Sindaco di Bassiano, Domenico Guidi, parteciperà il giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno autore de “L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo”.

 

Alessandro Marzo Magno
Alessandro Marzo Magno veneziano di nascita (1962) e milanese per lavoro, è stato per quasi dieci anni il responsabile degli esteri del settimanale “Diario”, diretto da Enrico Deaglio. Ora si dedica alla divulgazione storica e, grazie un’antica laurea in Storia ottenuta all’università di Venezia “Ca’ Foscari”, sa come orizzontarsi tra archivi e biblioteche. Ha scritto svariati libri, una quindicina, pubblicati prima con il Saggiatore e poi con Garzanti. Gli ultimi tre raccontano le storie di come l’Italia, tra la fine del medioevo e l’inizio dell’età moderna, abbia insegnato al resto del globo l’editoria, la finanza e la gastronomia. “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo” è stato pubblicato nel 2014 e ha avuto una nuova edizione ampliata nel 2015. Nella primavera 2016 uscirà un nuovo libro, dedicato alla storia dello stile italiano, sempre edito da Garzanti. Alcuni suoi libri sono stati (o saranno) tradotti in inglese, spagnolo, giapponese, coreano, turco. Ha coordinato la tavola rotonda di apertura del Cnr a Expo 2015. Ha illustrato la storia di alcuni alimenti italiani in una serie di strisce andate in onda su Rai Tre Expo News. È finalista del premio letterario Bancarella cucina. Ha tenuto l’anno scorso, e tiene ancora in quest’anno accademico, un laboratorio di storia del cibo all’università Statale di Milano.
Articolo su Aldo Manuzio su I Luoghi dei Caetani
http://www.iluoghideicaetani.it/2015/04/09/brevi-note-su-aldo-manuzio-da-bassiano-1/
http://www.iluoghideicaetani.it/2015/02/16/brevi-note-su-aldo-manuzio-da-bassiano/
Il volume Vita di Aldo Pio Manuzio è stato pubblicato a cura della Fondazione Roffredo Caetani in sole 500 copie numerate, con legatura simil originale. Nel corso della manifestazione sarà possibile acquistarlo al prezzo di € 15 fino ad esaurimento delle copie disponibili.                                                                                    

Per maggiori informazioni sulla manifestazione _ info@fondazionecaetani.org