Sabato 29 novembre alle ore 10,30, presso il Complesso monumentale Tor Tre Ponti, Via Appia km 66,400, a Latina, la Fondazione Roffredo Caetani ha presentato il volume di Pier Giacomo Sottoriva, Gelasio Caetani (1877-1934). Il realismo dell’utopia. Appunti per una biografia edito da Palombi Editori in Roma.
Nell’80°della morte di Gelasio Caetani, la Fondazione Roffredo Caetnai ha voluto ricordare la figura di quest’uomo di ingegno, ‘inventore’ del Giardino di Ninfa e restauratore del Castello Caetani di Sermoneta, con una mostra didattica dedicata alla bonifica di Piscinara dal lui promossa ed effettuata; e con il libro che ne descrive la poliedrica figura frutto di quattro anni di ricerche dell’archivio personale di Gelasio Caetani custodito presso la Fondazione Camillo Caetani di Roma.
GELASIO CAETANI (1877-1934). IL REALISMO DELL’UTOPIA
APPUNTI PER UNA BIOGRAFIA
di Pier Giacomo Sottoriva
Terzo di sei figli di una delle maggiori famiglie romane, quella dei Caetani, la storia di Gelasio Caetani inizia come una sorta di favola buona: non vuole pesare sulla famiglia e pensa presto a crearsi un proprio avvenire, scegliendo una professione prestigiosa ma solitaria e svolta nel buio delle profondità della terra: quella di ingegnere minerario. Inizia con una laurea a Roma e una alla prestigiosa Columbia University di New York, ottenendo come premio un’assunzione come operario nelle miniere del West e del Nord West americano. Come sempre accade nelle favole nelle, l’operaio diventa dirigente, progettista e consocio. Poi si mette in proprio. Che osa desiderare di più? Ma scoppia la Prima Guerra Mondiale e Gelasio lascia il sogno americano per immergersi nel massacro europeo. Parte come volontario e gli fanno indossare una divisa da riposo: lui protesta e lo mandano, come chiede, in prima linea, sull’Alto Cordevole. Diventa così il più importante attore delle conquista del Col di Lana, progettando e facendo esplodere la micidiale mina che, la notte del 17 aprile 1916, consente alla dissanguate truppe italiane di conquistare la vetta. [testo completo]